Raggiungere Pescarzo (frazione di Capo di Ponte – circa 4 km dal Comune – per chi proviene dalla Bassa Vallecamonica all’ entrata del paese prendere la rotonda a sinistra e dopo pochi metri svoltare ancora a sinistra) e prima del centro storico salire a destra e lasciare l’ auto nel parcheggio di via Don Baccanelli (m. 630). La via diventa poi subito via Ronchi di Pescarzo; qui ignoriamo la stradina a destra che porta verso le Santelle della via Crucis e le incisioni rupestri e proseguiamo diritti verso il centro del caratteristico paesino. La strada diventa Via Piazza Pescarzo,poi Via S. Rocco che più avanti diventa Via dell’Oro. Giunti in fondo, la strada, mantenendo lo stesso nome, piega a sinistra. Continuiamo a seguirla fin quando diventa Via Nisgiole. Qui sulla destra, di fronte al civico 3, parte la mulattiera per il Bivacco. Il primo tratto qui, assai ripido, ha il fondo in cemento. Si cammina sempre sulla mulattiera principale e raggiungiamo località Racòl (m. 710). Si continua la nostra escursione alternando tratti su cemento ad altri acciottolati ed entriamo in un castagneto. Noi seguiamo sempre la mulattiera principale non facendoci ingannare dalle altre mulattiere laterali. La salita è quasi sempre ripida. Raggiungiamo la località Lonpràt (m. 825) e poi località Zù (m. 875). Ignoriamo una ripida stradina sulla sinistra, passiamo sotto i cavi dell’alta tensione e proseguiamo in leggera salita tra due muretti di pietre. Attorno ci sono prati e alcune case sparse. Lasciata una stalla a sinistra proseguiamo tra prati e alberi poi, sempre a sinistra, troviamo una cascina (m. 910). Riprendiamo a salire ripidamente con il fondo in cemento. Attorno ci sono radi alberi e sulla destra ci accompagnano i cavi dell’alta tensione. Dopo una curva a sinistra, sulla destra troviamo una baita. Il cartello avverte che siamo in località Carboni (m. 955). Dopo un tratto pianeggiante torniamo a salire dapprima su cemento e poi, con minore pendenza su acciottolato passando tra due file di pietre che dividono la mulattiera dai prati circostanti. Sulla sinistra troviamo un baitello ed un’altra baita. Entriamo nel bosco e, in leggera salita arriviamo ad un trivio dove prendiamo il percorso più grande, quello a sinistra (m. 980). Torniamo a salire. Arriviamo poi ad un altro bivio dove ignoriamo il percorso alla destra che, in salita, conduce verso una baita già visibile (m. 1000). Per poco ora camminiamo quasi in piano per poi continuare nuovamente in in salita (seguire sempre la mulatiera principale) e si raggiunge un tornante dove diritti a noi c’è una stradina chiusa da una stanga (m. 1000), noi svoltiamo a destra. Si raggiunge il monumento del Cristo delle Nevi a quota m. 1205. Lasciamo questo Monumento e sempre con la mulattiera principale quasi sempre ripidissima si continua raggiungendo un pianoro erboso prima e la nostra meta poi (ore 2.15 dal parcheggio). Da qui panorama bellissimo sul Tredenes, Pizzo Badile, gruppo Concarena e sulla Vallecamonica. Escursione facile da farsi da Maggio ad Ottobre.

La segnaletica Cai da un altro tipo di percorso per la prima parte; arrivati nei pressi del civico 3 dove parte il tratto ripidissimo in cemento sulla destra si continua dritti seguendo le indicazioni bianco-rosse (attenzione a girare sulla destra quando la segnaletica indica bivacco Adamone perchè continuando dritti si prende per il Rifugio Iseo). Circa a metà dell’ escursione totale incrociamo il percorso descritto precedentemente e con quello raggiungiamo la nostra meta.

 

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